Mostra-Convegno: Cosenza e la Calabria ai tempi di Telesio.
Biblioteca Nazionale di Cosenza,
16/03/2009
- 30/04/2009
, ore 17,00
Promotore:
Biblioteca Nazionale di Cosenza; Cosenza che vive, laboratorio culturale; Comune di Cosenza.
Presentazione della mostra da parte della direttrice della Biblioteca dott. Elvira Graziani, seguirà relazione della dott. Anna Cipparrone su: Arte e potere nel Rinascimento.
La Biblioteca Nazionale di Cosenza, in occasione delle celebrazioni del V Centenario della nascita di Bernardino Telesio, per le quali collabora con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Cosenza e il Laboratorio culturale "Cosenza che vive", propone una mostra bibliografica del titolo "Cosenza e la Calabria al tempo di Telesio", articolata in Sezioni. La prima è dedicata specificatamente a Telesio e alla sua opera; le altre, dedicate all'Arte, alla Letteratura, alla Musica e alla Storia del XVI secolo, costituiscono un percorso che ci aiuta a delineare, nella loro interezza, le condizioni e la vita culturale del periodo.
Nel pieno del fervore artistico e culturale del Rinascimento italiano, la Calabria, che aveva trovato, al pari dell'intera Italia meridionale, un suo stabile assetto nel Viceregno, partecipa con capacità creativa e doti intellettuali all'armonioso esplicarsi delle forme e dei generi artistici e speculativi, nel rinnovato vigore dell'aureo Cinquecento.
La diffusione di alcuni ordini religiosi, come Cappuccini, Domenicani e Gesuiti, favorisce la fondazione di chiese e conventi, con la conseguente promozione di una copiosa produzione architettonica, pittorica e scultorea.
Contaminati, nel contesto nazionale, dalle influenze di altri artisti e più di tutti da un Polidoro da Caravaggio, vengomo alla luce, in Calabria, pittori particolarmente dotati come Marco Cardisco e il suo allievo Pietro Negroni, esponente del manierismo, citato anche, se pure in forma anonima, molto probabilmente dal Vasari.
Anche in campo musicale il Cinquecento ha rinnovato la produzione con una notevole fioritura di generi popolari come ballate, strambotti, villotte, stornelli. Si sviluppa soprattutto il madrigale, che, in Calabria, avrà come propositore di spicco Rocco Rodio e, insieme a lui, anche Francesco Pasquali e Giandomenico Martoretta. Ma sono anche da evidenziare altri personaggi come Giovanni Luca Conforti, Gaspare Fiorino e Achille Falcone.
Tuttavia le menti di Calabria si esprimono soprattutto in campo speculativo, filosofico e letterario. Al vertice di ogni espressione di pensiero l'Accademia, fondata a Cosenza nel 1511 da Aulo Giano Parrasio, riorganizzata da Telesio nel 1534, per poi passare sotto la guida dei Sertorio Quattromani.
Il parrasio, il Quattromani ed ancora Galeazzo di Tarsia, Agostino Doni ed il celeberrimo Tommaso Campanella sono spiriti eletti, che, nel campo letterario o filosofico, hanno assegnato a Cosenza e alla Calabria un ruolo paritario nel fertile dispiegarsi dell'ingegno e del pensiero rinascimentali.
Ma su tutti giganteggia la figura di Bernardino Telesio, autentico innovatore nella storia del pensiero raziocinante. I suoi studi naturalistici, dirompenti rispetto alle concezioni aprioristiche del reale che avevano dominato fino ad allora, costituiscono i prodromi della scienza moderna, che si basa su esperienza e analisi e che rifugge dalle visioni preconcette.
Telesio è, pertanto, figura complessa e geniale, che merita un adeguato approfondimento. Ma, ricercando le sue radici ed il contesto culturale che lo ha prodotto, scopriamo tutto un mondo di grande vivacità intellettuale, che ha per scenario Cosenza e Calabria del XVI secolo.
Referente:
signora Giovanna Florio email bn-cs.organizzazione.eventi@beniculturali.it
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